[…] On Friday evening The Palm Beach Opera presented Bizet’s opera Carmen at the Kravis Center for the Performing Arts […] Tenor Andrea Carè played Don José with impassioned dramatic and vocal distinction. He ably accented Don José’s deterioration from restrained decorum to an insane, murderous jealousy. In the final scene, Carè’s projection of extreme desperation and his murderous response were horrific and compelling. He possesses a solid and appealing warm tenor with a ringing top. His Flower Song was lyrically gripping with a dynamic high Bflat […]

[…] Piglio drammatico e voce di grande volume per Andrea Carè, ultimo allievo di Pavarotti, che a Lecce ha eseguito i brani celeberrimi “Dei miei bollenti spiriti” tratto dalla “Traviata” verdiana ed “E lucevan le stelle” tratto dalla pucciniana “Tosca”.

[…] al suo fianco va segnalata una speranza, il tenore lirico Andrea Carè, quale Giasone, voce di limpida bellezza nella zona medio-acuta “se non farà i passi più lunghi della gamba, avremo una grande voce […]

[…] Pidò si è portato dietro dalle recite Torinesi un tenore ventisettenne – Andrea Carè – che gode della sua fiducia, e che l’ha ripagata mostrando di saper conferire spiccata incisività al suo Giasone, grazie ad una voce molto interessante, potente e sicura nell’emissione e dai tratti di giovanile freschezza, liquida nelle sonorità e lucente nel bel colore […]

[…] “Norma” di Bellini è l’opera che si inserisce emblematicamente nel percorso lirico del giovane tenore Torinese Andrea Carè. Infatti, il cantante, al suo recente debutto (sabato 10 Maggio) in una fondazione come quella del Teatro Comunale di Bologna, nel ruolo del protagonista Pollione, ha registrato un incondizionato consenso del pubblico, entusiasta per la sua interpretazione, espressa con voce sicura ed espressiva, bel metallo bronzeo e uniforme in tutte le tessiture, dal timbro maglioso e dal suono lucente. “E pensare – riconosce, appena entrato in camerino, ancora con l’eco dei tanti e continui applausi – che quattro anni fa, ho iniziato a cantare al Teatro Superga di Nichelino, proprio con “Norma”, ma nella piccola parte di Flavio, amico di Pollione”. E’ raggiante, ma contenuto. “Dedico questo successo – continua – a Luciano Pavarotti che, prima della sua scomparsa, per qualche mese mi ha perfezionato la tecnica. Poi, alla mia insegnante Raina Kabaivanska […]

[…] la vera sorpresa giunge dalla prestazione del tenore torinese Andrea Carè, che si mette in gioco, per di più in condizioni di salute non ottimali, in una parte, quella di Giasone, che insiste nei centri di una voce di ottima smaltatura tenorile, già insolitamente vigorosa nonostante la giovanissima età. E’ un cantante che sta svolgendo i primi significativi passi sulle scene dopo essere stato uno degli ultimi allievi del grande Luciano Pavarotti, perfezionatosi anche col soprano Raina Kabaivanska. Si é fatto notare in alcuni concorsi e quest’anno il suo nome è già comparso nei cartelloni di grandi teatri, dalla Scala (dove ha affrontato una piccola parte, il venditore di canzonette, in Tabarro di Puccini), al Comunale di Bologna (dove ha cantato Pollione in Norma di Bellini), mentre é stato Alfredo ne La Traviata di Verdi messa in scena al Ravenna Festival da Cristina Mazzavillani Muti. La prima impressione, in tempi in cui i tenori sono merce rara in via d’estinzione, è davvero positiva. Siamo certi che, con studio e scelte oculate di repertorio, non tradirà premesse così incoraggianti […]