Ancora Carmen all’opera di Copenaghen e il debutto al Gran Teatro di Varsavia con Tosca di Puccini e all’Odeon Herodes Atticus di Atene con una nuova e emozionante produzione di Madama Butterfly firmata da Olivier Py.

Ancora cancellazioni per la pandemia o per mancanza di fondi a seguito della pandemia ma questo anno vede il ritorno all’opera Reale di Svezia con la ripresa della moderna Aida del 2017. Poi il tanto atteso e più volte rinviato debutto al Semperoper di Dresda e all’opera Reale Danese tornando a vestire i panni di Don José nella Carmen di Bizet.

La pandemia continua ed il settore dell’arte ne resta il più penalizzato con sporadici e coraggiosi tentativi di riapertura da parte di alcuni teatri che provano a rilanciare il settore operistico con un numero di spettatori spaventosamente ridotto o con produzioni in streaming.
Un mezzo debutto all’Alte Oper di Francoforte con porte chiuse al pubblico e programma cambiato all’ultimo per rispettare le severe regole anti contagio.
L’opera de la Monnaie de Munt di Bruxelles è uno dei teatri più attivi e decide a tutti costi di tenere in piedi una nuova, interessante e controversa produzione di Tosca di Puccini nella visione del giovanissimo regista spagnolo Rafael Villalobos.
L’anno termina con il ritorno all’opera nazionale della Finlandia per riaffrontare la regia di Christof Loy nell’ apprezzatissima Tosca del 2018

Comincia l’anno con una bellissima produzione di Un ballo in maschera di Verdi al teatro Bolshoi di Mosca per poi debuttare all’Opéra di Rouen in Francia in una nuova produzione della Tosca di Puccini.
Ma questo è l’anno in cui il piccolo e pericoloso virus Covid-19 ferma il mondo intero mettendo in ginocchio molti settori del lavoro ed in modo particolare quello artistico che si vede paralizzato più a lungo. Produzioni cancellate, teatri chiusi e tutti gli artisti a casa senza aiuti economici adeguati.

Vede il suo ritorno nel restaurato Teatro della Monnaie di Bruxelles con una delle opere più impegnative del suo repertorio, La Gioconda di Ponchielli.

Successivamente torna al Kungliga Opera di Stoccolma per vestire nuovamente i panni di Rodolfo nella Bohème. Il mese di giugno vede un acclamato ritorno al Bolshoi di Mosca con una bella ripresa della produzione di Carmen. Quindi si esibisce al Teatro Real di Madrid debuttando un ruolo già affrontato, il Don Carlo di Verdi, ma questa volta nell’impegnativa versione in 5 atti.

Il momento più atteso e importante dell’anno è sicuramente il debutto al Metropolitan Opera di New York, ancora una volta con la Madama Butterfly di Puccini.

Finisce l’anno con un indimenticabile ritorno alla sua città natale in uno dei suoi ruoli più congeniali, Don José nella Carmen di Bizet, con la regia di S. Medcalf e la direzione del Maestro G. Sagripanti.

Il 2018 vede il suo ritorno alla Royal Opera House di Londra, in una nuova produzione di Carmen ad opera dell’acclamato regista Barry Kosky, quindi negli Stati Uniti con il debutto al Michigan Opera Theater di Detroit, nel ruolo di Cavaradossi nella Tosca di Puccini.

Quindi con lo stesso personaggio, tanto amato dal pubblico, si esibisce prima sulla scena italiana con un importante debutto in uno dei più importanti e temuti teatri al mondo, il Regio di Parma, e successivamente debuttando al Kansallisooppera di Helsinki, con una memorabile produzione firmata Christof Loy e diretta musicalmente dal Maestro P. Fournillier.

Torna al Kungliga Opera di Stoccolma con molte recite di Aida e termina l’anno con un indimenticabile debutto presso lo Staatsoper di Vienna, in una delle più storiche produzioni al mondo di Madama Butterfly.

È un anno molto intenso, che lo vede impegnato con numerose recite di Fedora e col debutto nel ruolo di Števa nella Jenufa di Janacek presso il Kungliga Operan di Stoccolma. Nello stesso teatro debutta con il tanto sospirato ruolo di Rodolfo nella Bohème di Puccini.

In maggio debutta in scena Aida al Teatro dell’Opera della Monnaie di Bruxelles. Il mese successivo debutta con la Butterfly di Puccini in uno dei più importanti teatri al mondo, il Teatro Real di Madrid, dove tornerà in ottobre con l’acclamata produzione di Carmen di Bizet per la regia di Callixto Beito.

Dicembre lo vede impegnato nel debutto al Palau des Arts di Valencia, come protagonista principale nel Don Carlo di Verdi al fianco di un cast stellare composto da Placido Domingo, Violeta Urmana, Maria José Siri, Alexander Vinogradov e Marco Spotti.

Debutta al NCPA di Pechino nella Gioconda di Ponchielli. È il protagonista nel Don Carlo al Teatro Bolshoi di Mosca e in una nuova produzione firmata da Robert Carsen all’Opèra du Rhin di Strasburgo.

Debutta nella Iris di Mascagni al Festival di Radio France accanto al soprano Sonya Yoncheva e debutta nel ruolo di Radames nell’Aida al Tanglewood Festival con la Boston Simphony Orchestra e accanto al soprano Kristine Opolais.

Debutta il suo quarto ruolo nella stagione vestendo i panni di Loris Ipanov nella Fedora di Giordano alla Royal Swedish Opera in una nuova produzione firmata da Christof Loy.

Ottiene un grande successo alla Royal Opera House di Londra sostituendo al volo l’indisponibile Jonas Kaufmann nell’ultima recita della produzione di Carmen firmata da Francesca Zambello.

È Pollione in due nuove produzioni della Norma di Bellini: al Gran Teatre del Liceu di Barcellona e all’Opéra National di Bordeaux. Interpreta il ruolo di Giasone in una nuova produzione di Medea diretta da Christof Loy al Grand Théatre di Ginevra.

Debutta l’importante ruolo verdiano di Stiffelio al Kungliga Operan di Stoccolma. Ha la sua prima apparizione spagnola col ruolo di Cavaradossi nella Tosca al Gran Teatre del Liceu di Barcellona. Debutta in Canada nei panni di Don Carlo al Vancouver Opera e nei panni di Pinkerton al Canadian Opera Company di Toronto. È invitato a cantare a Parma e a Sofia per festeggiare gli ottant’anni della sua insegnante Raina Kabaivanska. Debutta in Repubblica Ceca cantando in un concerto alla Smetana Hall di Praga col mezzosoprano Jennifer Larmore. Partecipa a un gala del Teatro Bolshoi di Mosca al fianco del soprano Maria Guleghina.